“Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo” Adorazione eucaristica del 23 novembre 2023

G: Celebriamo domenica la solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. Questa ultima domenica dell’Anno liturgico…

G: Celebriamo domenica la solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. Questa ultima domenica dell’Anno liturgico ci fa contemplare la signoria di Cristo, il crocifisso risorto, l’Agnello-Pastore dell’unico Gregge di Dio, che regna su tutte le cose, su ogni vita, su tutta la storia. Siamo invitati a guardare al Signore che nel dono totale della sua vita esprime l’amore sconfinato per ogni uomo. La croce di Cristo e il suo Vangelo sono l’unico vessillo attorno al quale i popoli si raccolgono nel segno dell’amore. Con gioia, affidiamo a Lui il nostro cammino in attesa di ricevere il giudizio, che sarà secondo l’amore che avremo speso per i fratelli e non secondo la quantità delle opere compiute.

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto – Segno: Statua Cristo Re con corona

Tutte le scelte ogni uomo fa nella vita, pro o contro il regno, e cioè pro o contro l’amore di Dio e dei fratelli, acquistano valore di eternità per i tempi nuovi, quando il Figlio di Dio verrà a giudicare il mondo.

 

Dal Vang. Mt 25,31-46 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Sig

nore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”. Parola del Signore

 

Tutti: Dio onnipotente che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Adorazione silenziosa – canto e segno: su due bacheche santi che danno da mangiare agli affamati… e uomini che causano la fame…

Quando Gesù cominciò il suo ministero si presentò con piglio rivoluzionario e risoluto dicendo: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è qui: convertitevi e credete al vangelo”(Mc 1,15).

1L Matteo scrive: “Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore” (Mt 9,36). Gesù è l’incarnazione nella storia della premura e del cuore di Dio, il Quale, vedendo il suo popolo disperso e distrutto, prende la decisione coraggiosa di intervenire personalmente: “Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Le radunerò da tutti i luoghi, dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.  Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia”. (Ez 34,11-12.15-16)

2L Gesù è “il buon pastore, che offre la vita per le pecore” (Gv 10,15), e che “se ha cento pecore e ne perde una, lascia le novantanove e va dietro a quella perduta” (Lc 15,4).  Le opere di Gesù dicono tutto il contenuto di questo Regno: la grande battaglia contro ciò che opprime l’uomo. Guarisce i malati, perdona i peccatori, risuscita i morti, giudica severamente i prepotenti, vince satana.. e alla fine, con la sua risurrezione, vince anche la padrona del mondo che è la morte: “Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo”(1Cor 15,20-22)

3L La sua vittoria, in croce e nella risurrezione, rivela pienamente quanto Dio si sia impegnato per noi e come abbia capovolto le sorti degli uomini e della storia. Il Regno cresce col ritmo delle nostre libertà umane perché Dio vuole accoglienza e collaborazione. Solo alla fine raggiungerà il suo compimento nella piena ed esclusiva signoria di Dio, quando appunto “Dio sarà tutto in tutti”. Cristo è stato l’inizio; poi viene il tempo d’una lunga battaglia guidata da lui come Signore risorto e vivo. Alla fine – dopo aver sconfitto ogni nemico dell’uomo e di Dio – il Regno si rivelerà come la realtà vincente, unica e definitiva.   

Sal 22 Tutti: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare. Ad acque tranquille mi conduce. Tutti: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Tutti: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Tutti: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Tutti: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Canto – Segno: Agnello

Un giorno, quel che oggi è velato, si manifesterà. Quel castello di menzogne, di falsi valori, di manipolazioni supponenti e prepotenti che distolgono l’uomo dalla verità e dal bene, sarà smontato.

4L Allora apparirà come non sia cosa indifferente fare il bene o il male. Sarà una sorpresa per tutti. ”Quelli che stanno alla sua sinistra diranno: Signore, quando mai…?”. Ma il Re risponderà loro: “Avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere, ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e non mi avete visitato, carcerato e non siete venuti a trovarmi”.

5L Il giudizio non è soltanto sul male fatto, ma sul bene che non è stato fatto. Sulle omissioni, sulle irresponsabilità, sulle pigrizie e disimpegnato, ecc.. Anche i giusti diranno: Signore, quando mai…?  Rispondendo, il Re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

6L Gesù parlò del Buon samaritano, e alla fine disse: “Va, e fa’ anche tu lo stesso” (Lc 10,37).”Il secondo comandamento è simile al primo: Ama il prossimo tuo come te stesso”(Mt 22,39). Per questi alla fine ecco la ricompensa promessa e sperata: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo”.

Tutti: Il tuo Regno, Signore, è vicino, e noi vogliamo incontrarlo. Il tuo Regno è nascosto, e noi vogliamo cercarlo. Il tuo Regno è perla preziosa, e noi vogliamo acquistarla. Il tuo Regno è per i piccoli, e noi vogliamo umiliarci. Vi entra chi fa la tua volontà, e noi vogliamo farla? Vi entra chi soffre, e noi accogliamo la sofferenza? Rendici, o Signore, partecipi del tuo Regno. Amen

Canto – Segno: come buon samaritano si dona qualcosa per destinarlo ai poveri

 

Silenzio – Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica.

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