Padre Prisco Pecoraro

Lettere manoscritte di P. Prisco Pecoraro a Clarisse di Nocera Trascrizione di P. Giacinto D’Angelo dagli originali …

Lettere manoscritte di P. Prisco Pecoraro a Clarisse di Nocera

Trascrizione di P. Giacinto D’Angelo dagli originali 

Custoditi presso le Clarisse

  1.   A Sr. M. Serafina Scarano

(27.09.1911 – Nocera – 29.10.1991

  per il suo ingresso in monastero (il 25.04.1932)

(lettera a 4 facciate con scritto solo su  p. 1 e p. 3)

p. 1

Collegio Internazionale S. Antonio

        Via Merulana, n. 124

Roma, 24/4/‘32

Figlia carissima,

       con quanto piacere io abbia appresa da altri e ora riapprendo da voi la notizia del vostro tanto auspicato ingresso in monastero non potete immaginarlo!

Dico: non potete immaginarlo per la ragione appunto che non potete immaginare quanto io abbia desiderato, pur durante il periodo delle mie doverose difficoltà, questo giorno! E l’ho desiderato perché vi ho ritenuta, da tanto tempo, un’anima veramente chiamata ad essere Sposa di Gesù. E questo vi sia detto ad incoraggiamento e perché possiate sentire sempre più forte il dovere di perfezionarvi e farvi santa.

Ora che il giorno è venuto, io, dopo di averne ringraziato il Signore, mi congratulo 

p. 3

con voi e vi mando mille benedizioni! Sarò presente domani in spirito alla cara cerimonia della vostra entrata in clausura e vi benedirò ancora!

Che Gesù, N.S., che vi ha chiamata e cui voi avete risposto con ardore impaziente e anelante, vi ammetta in cotesto orto chiuso di gigli e vi prepari, con la perseveranza e con la purificazione, Egli stesso alle sue mistiche nozze!

Siate, in monastero, umile, paziente, lieta; praticherete così anche le altre virtù.

Vi ringrazio delle preghiere che avete fatte e che farete ancora per me e sappiate che io ci conto molto. Perciò non mi dimenticate.

Poi, a festa fatta, mi saluterete le compagne che troverete in s. Chiara, novizie e neo professe, cui pure benedico di gran cuore

Non mi dimenticate alla M. Badessa, Vicaria, Maestra ecc.

Fatevi tutte sante!

P. Prisco Pecoraro

                                                                                ofm.

2.  Per le sorelle 

M. Agnese Alfieri (Cava de’ Tirreni 16.08.1909 – Nocera 30.11.1993)

e M. Gemma Alfieri (Cava de’ Tirreni 12.09.1908 – Nocera …)

per la morte di un’altra loro sorella clarissa

(lettera mezzo foglio con scritto su recto e versus)

Recto  

      Per Madre M. Agnese e Madre M. Gemma

      Napoli S. Lucia al Monte, 20/10/1944

Figlie benedette,

la notizia della morte di sr. Giuseppina mi ha straziato l’animo! E mi ha fatto piangere come non ho pianto, molti anni fa, per la morte de l’unica mia sorella!

Ora abbiate voi le mie condoglianze vivissime, insieme all’augurio che l’anima di vostra sorella possa già trovarsi in Paradiso; ché degna ne era!

Era entrata dopo di voi in clausura. Però voi sapete che ella con lo spirito vi era già, molto prima di voi. Professa semplice appena, il Signore la credette matura per una missione eccezionale e (dopo soli due mesi o poco più), matura per le eterne nozze celesti! Suor Giuseppina aveva riempita di opere meritorie, in famiglia e in religione, la sua giornata terrena e quindi era matura per il premio eterno.

Gesù se l’è chiamata e l’ha incoronata sua sposa, in cielo. Beata lei!

Versus

Il P. Barban mi ha riferito che ha parlato con voi e vi ha trovate rassegnatissime ala volontà di Dio. Di questo io non dubitavo affatto, conoscendo il vostro modo di parlare secondo lo spirito. Ora me ne compiaccio con voi assicurandovi che, così facendo, voi date molto piacere a Gesù, cui siete consacrate. Tutto passa! E ci troveremo il bene o il male che avremo fatto. Il bene per riceverne la ricompensa eterna; il male per averne l’eterno castigo.

E lassù, in cielo, ci incontreremo coi nostri cari che ci hanno preceduto un tantino nella partenza da questa vita. Lì si comporranno la famiglie e le amicizie per non disgiungersi mai più. Coraggio!

Ho pregato e prego per quell’anima benedetta chissà avesse ancora bisogno di qualche suffragio. Ma io ho tanta fiducia che stia già in Paradiso!

Prego anche per voi, che certo non mi dimenticherete nelle vostre preghiere. E vi benedico di gran cuore.

P. Prisco

3.   P. Prisco, un mese e poco più dalla morte, 

detta la lettera (il 22.08.1966: anno errato sulla lettera,1967)

inviata alla Madre Abbadessa delle Clarisse in Nocera

     (lettera mezzo foglio con manoscritto su recto e versus)

Recto  

Convento Francescano

  1. M a r i a  d e g l i   A n g e l i

      NOCERA INFERIORE

               Tel. 921309

        Dilettissima Madre, 

               ho ritardato a risponderle perché speravo di farlo di proprio pugno, ma purtroppo ciò non è più possibile.

Nel ringraziare Dio io peggioro di giorno in giorno, speravo che dopo otto giorni potessi riavermi, essere pronto all’altare di Dio. Invece dopo solo 24 ore di saggio ho dovuto riprendere il mio altare del letto riprendendo la salita del Calvario.

Aiutatemi a salire con coraggio e fortezza di animo perché in qualche momento mi par di vacillare.

Benedico voi quanto più so e posso memore di quando abbiamo lavorato assieme qui e altrove per la gloria di Dio e per il bene del Second’Ordine Serafico. La ricompensa ce la renderà Iddio in cielo.

Versus  

Benedico con voi tutte queste buone sorelle e a tutte mi raccomando per una santa morte che prevedo non lontana.

Viva Gesù. Viva Maria. Viva Francesco. Viva Chiara.

aff.mo

P. Prisco (firma autografa)

4.   P. Prisco, due giorni prima della morte, 

detta la lettera (il 29.09.1966)

inviata alla Madre Abbadessa delle Clarisse in Nocera

     (lettera mezzo foglio con manoscritto solo su recto)

Pace e Bene

Convento Francescano

  1. M a r i a  d e g l i   A n g e l i

      NOCERA INFERIORE

               Tel. 921309 Nocera, 29.IX.1966

Carissima e Veneratissima Madre,

      non prima di ora mi è stato possibile sentirmi leggere la vostra lettera; vi rispondo dettando immediatamente.

Sono questi, giorni cruciali dai quali non so se riuscirò vivo o morto, sempre pronto alla volontà di Dio, sia essa di partenza o di ritorno indietro. Confido nelle vostre potenti preghiere che mi sostengono e avvalorano le mie sofferenze sull’altare del mio sacrificio.

Vi benedico più di quanto so e posso e con voi benedico tutte e singole codeste care consorelle, le stringo tutte e singole nel Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria.

Avrete voi modo di sapere quello che seguirà a queste giornate decisive e che io non sono in grado di sapere.

Aff.mo e dev.mo in X.sto Gesù

                P. Prisco

  (firma autografa, molto alterata)

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