“Fu tentato” – Lectio Divina del 13 febbraio 2024

FU  TENTATO   Contesto Il testo della liturgia di questa domenica ci presenta l´inizio della vita pubblica…

FU  TENTATO  

Contesto

Il testo della liturgia di questa domenica ci presenta l´inizio della vita pubblica di Gesù: i quaranta giorni nel deserto, le tentazioni di Satana, l´arresto di Giovanni Battista, l´inizio dell´annuncio della Buona Notizia di Dio e un breve riassunto in quattro punti di quello che Gesù annunciava al popolo della sua terra. Durante la lettura facciamo attenzione a questi due aspetti: Che cosa annuncia Gesù al popolo? Che cosa chiede Gesù a tutti noi?

 

 Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15) 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando il vangelo di Dio e dicendo: 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo». Parola del Signore

 

Meditazione

12-13 Lo spinse al deserto, dove Satana lo tentò Marco non da dettagli delle tentazioni, come lo fanno Matteo e Luca. Non si tratta, infatti, di fatti isolati, che successero una volta e non si sono ripetuti. Durante tutta l´attività pubblica di Gesù, ci sono state delle tentazioni, che cercarono di allontanarlo dalla sua missione. Il “deserto” è più che un luogo geografico. E´ la nostra vita, durante la quale, contando sulle promesse di Dio, dobbiamo passare attraverso dure prove. E´ anche figura della società giudea, nella quale Gesù, che non condivide i suoi valori, si trova isolato. Durante la sua attività incontrerà molte volte la tentazione di Satana (questa parola ebrea corrisponde a quella greca di “diavolo”, ossia: “colui che confonde”, il padre della falsità). I quaranta giorni, che Gesù passò nel deserto, come numero biblico, possiedono un ricco simbolismo che significa il tempo di prova, di tentazione, di presa di coscienza e preparazione per annunciare il Regno di Dio. Cosi successe nei quaranta giorni del diluvio, nei quaranta anni di cammino del popolo di Israele nel deserto prima di entrare nella terra promessa, i quaranta giorni di Mosè nel Sinai (Es 24,18) mentre scriveva i dieci comandamenti; i quaranta giorni quando Elia camminò per il deserto (1Re 19,8), i quaranta anni che durò il dominio dei Filistei sopra Israele (Gdc 13,1). Nel vangelo di Marco, il racconto della tentazione di Gesù forma parte del racconto del suo Battesimo. Lo stesso Spirito che era disceso su Gesù, lo spinse ad affrontare il male e a prepararsi così alla sua missione. La presenza di Gesù tra gli animali, la creazione e gli angeli fa riferimento certamente all´inizio di una nuova creazione. Con Gesù comincia un´esperienza diversa, una vita secondo il cuore di Dio. La presenza degli angeli annuncia la vittoria. La fine dei quaranta giorni non significherà, tuttavia, l´eliminazione delle tentazioni per Gesù.

 

14 Andò in Galilea, proclamando la buona notizia di Dio Mentre Gesù si preparava nel deserto, Giovanni Battista fu arrestato da Erode. Gesù vide nell´arresto di Giovanni il segnale della venuta del Regno. Gesù va in Galilea, regione del nord, lontana dal centro religioso e politico del paese e aperta al mondo pagano. Come profeta, trasmette da parte di Dio «la buona notizia», che sarà la sua ragione di essere nella storia. C´era bisogno che, nella pienezza dei tempi, una voce profetica uscisse dal deserto per predicare la grande rivelazione di Dio, che è amore, redentore, animatore della pace, della solidarietà…

Marco definisce il contenuto dell´insegnamento di Gesù come “Buona Notizia di Dio” (Mc 1, 14). La Buona Notizia che Gesù proclama viene da Dio. Fa vedere l´esperienza, che Gesù stesso ha di Dio, come Padre. Dio è una Buona Notizia per la vita umana. Dice San Agostino: “Ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”. L´annuncio di Gesù rispondeva alle ansie più profonde del cuore umano.

 

15 Il riassunto della Buona Notizia di Dio L´annuncio della Buona Notizia di Dio contiene quattro punti: l´attesa è finita; il Regno di Dio è arrivato; cambiare di vita; credere alla Buona Notizia.

1) L´attesa è finita: per alcuni giudei il tempo per la venuta del Regno non era ancora finito. Per i farisei, per esempio, il regno arriverebbe quando l´osservanza della legge fosse già perfetta. Per gli esseni, che vivevano nel deserto, quando il paese fosse purificato. Per gli erodiani quando essi avessero ottenuto il dominio del mondo. Gesù pensa in un altro modo. Egli ha una forma diversa di leggere i fatti. Dice che l´attesa è finita. Il tempo si è compiuto, è l´annuncio del ‘kairós’, del tempo favorevole, dell´adesso, oggi e qui, di una missione con sapore a presente.

2) Il Regno di Dio sta arrivando: per i farisei e gli esseni, la venuta del regno dipendeva dal proprio sforzo. Sarebbe arrivato solo quando essi avessero fatto la loro parte, cioè, osservare tutta la legge, purificare tutto il paese. Gesù dice il contrario: “Il Regno di Dio è arrivato”.  Già è lì, in mezzo a loro. Indipendentemente dallo sforzo fatto. Ciò che tutti aspettavano era già presente, in mezzo al popolo, ed essi non lo sapevano e ancor meno lo percepivano (cfr Lc 17,21). Gesù lo scoprì perché leggeva la realtà con uno sguardo differente. E´ questa presenza nascosta del Regno in mezzo alla gente, ciò che Gesù rivela ed annuncia ai poveri del suo popolo. E´ questo seme del regno ciò che riceverà la pioggia della sua Parola e il calore del suo Amore. Il Regno di Dio è qui. La presenza itinerante di Gesù così lo conferma. Corrisponde a una nuova offerta gratuita di Dio a tutta l´umanità.

3) Convertitevi. Alcuni traducono: “fate penitenza”; altri: “pentitevi”. Il senso esatto è cambiare il modo di pensare e di vivere. Per poter scoprire questa presenza del Regno la persona deve cominciare a pensare, vivere ed agire in un modo diverso. Deve cambiare la vita e incontrare un altro modo di convivenza. Deve lasciare da parte il legalismo dell´insegnamento dei farisei e permettere che la nuova esperienza di Dio invada la sua vita e gli dia occhi nuovi per leggere e comprendere i fatti. Convertirsi non è altra cosa che cambiare la direzione o il corso per tornare a Dio. Per questo la conversione più che fermarsi a guardare il passato è soprattutto uno sguardo verso avanti, verso la novità di ogni giorno offerto dal Signore.

4) Credete nel vangelo. Non è facile accettare il messaggio. Non è facile cominciare a pensare in un modo diverso da quello che abbiamo imparato fin da piccoli. Questo è possibile con un atto di fede. Quando qualcuno arriva con una notizia inaspettata, difficile da credere, si accetta solo se la persona che l´annuncia è degna di fede. Credere nella Buona Notizia si traduce in un atteggiamento positivo, allegro, pieno di speranza e sicuro di fronte alla persona e alla missione di Gesù. La conversione e la fede sono il corrispondente richiesto all´essere umano da Dio di fronte all´offerta del Regno. Con l´annuncio del regno di Dio, Gesù conferma e rende attuale l´alleanza divina con il suo popolo.

 

Alcune domande – Che parte del testo ti è piaciuta o ti ha impressionato di più? – Quaranta giorni nel deserto e, alla fine, le tentazioni. Qual è il significato di questa informazione per la comunità del tempo di Marco? Qual è il significato per noi oggi? – Fu l´arresto di Giovanni Battista ciò che mosse Gesù a ritornare in Galilea e   cominciare l´annuncio della Buona Notizia di Dio? Che significò questa informazione per la comunità del tempo di Marco? E qual è il significato per  noi oggi?  

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