“Cura un lebbroso” – Lectio Divina del 6 febbraio 2024

CURA  UN  LEBBROSO       Contesto Bisogna abolire le frontiere, che dividono gli uomini. La lebbra era il…

CURA  UN  LEBBROSO      

Contesto

Bisogna abolire le frontiere, che dividono gli uomini. La lebbra era il maggiore muro sociale e una malattia che solo Dio poteva curare. Di fronte alla richiesta umile dell´«impuro», a Gesù non importa toccare l´intoccabile e invece di rimanere contaminato, comunica la sua purezza. Il segregato è reintegrato, chi era condannato alla morte ricupera la vita. Però adesso non è il lebbroso, ma Gesù, colui che non può entrare apertamente nelle popolazioni: Gesù assume su di sé le sofferenze degli uomini.

     

Del Vangelo secondo Marco   (1,40-45) 40 Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». 41 Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». 42 Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. 43 E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 44 «Guarda di non dir niente a nessuno, ma va’, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». 45 Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. Parola del Signore

 

L’annuncio della Buona Notizia di Gesù

Marco riassume in otto punti la finalità della missione di Gesù e come egli annunciava la Buona Notizia (1,16-45). Ogni episodio costituisce un criterio perché la comunità del suo tempo potesse esaminare la sua propria missione.

 

1) Mc 1,16-20: Creare comunità

La prima cosa che Gesù fa è chiamare delle persone perché lo seguano. Un compito fondamentale della missione è riunire le persone intorno a Gesù e creare comunità.

2) Mc 1,21-22: Suscitare una coscienza critica

Ciò che la gente percepisce in primo luogo è la differenza tra l´insegnamento di Gesù e quello degli scribi. Fa parte della missione agire in modo che la gente assuma una coscienza critica, anche di fronte alla religione ufficiale.

3) Mc 1,23-28: Combattere il potere del male

Il primo miracolo di Gesù è l´espulsione di uno spirito impuro. E´ parte della missione combattere il potere del male, che distrugge la vita e aliena le persone da sé stesse.

4) Mc 1,29-31: Restaurare la vita mediante il servizio

Gesù guarisce la suocera di Pietro, e questa si alza e comincia a servire. Forma parte della missione preoccuparsi dei malati di modo che si possano alzare ed offrano di nuovo agli altri i loro servizi.

5) Mc 1,32-34: Accogliere gli emarginati

Dopo che passò il sabato, la gente portava da Gesù tutti i malati e indemoniati perché li guarisse, imponendo loro le sue mani. Fa parte della missione accogliere gli emarginati.

6) Mc 1,35: Rimanere uniti al Padre per mezzo della preghiera

Dopo un giorno di lavoro, che si prolunga fino alla sera, Gesù si alza presto per poter pregare in un luogo solitario. E´ parte della missione rimanere uniti alla fonte della Buona Notizia, che è il Padre, mediante la preghiera.

7) Mc 1, 36-39: Mantenere la coscienza della missione

I discepoli, contenti con i risultati, volevano che Gesù ritornasse. Ma egli continuò per il suo cammino. Forma parte della missione non accontentarsi con il risultato ottenuto, ma mantenere viva la coscienza della missione.

8) Mc 1,40-45: Reintegrare gli esclusi nella convivenza

Gesù guarisce un lebbroso e gli chiede di presentarsi al sacerdote per poter essere dichiarato sano e poter ritornare a vivere tra la sua gente. Fa parte della missione reintegrare gli esclusi nella convivenza umana.

 

 

40 Si avvicinò un lebbroso

Il prototipo di malattia contagiosa, nella Bibbia, è la lebbra. Con questa parola si indicavano diverse malattie della pelle, molte di esse curabili. La lebbra era un castigo di Dio per i peccati commessi contro il prossimo, specialmente con la lingua, come la calunnia o la menzogna. Il lebbroso era il caso estremo dell´emarginazione religiosa e sociale imposta dalla Legge. Chi si avvicinava al lebbroso o lo toccava diventava impuro, non poteva partecipare nel culto, perché era considerato disgustoso per Dio.

Il lebbroso del vangelo, all´avvicinarsi a Gesù, sta violando la legge. Ma anche Gesù, permettendo che gli si avvicini e toccandolo, viola la legge, e rimane contaminato.

La richiesta: “Se vuoi, mi puoi sanare!” rivela due sofferenze: per la malattia, che lo rendeva impuro e per la solitudine, alla quale era condannato dalla società e dalla religione.

 

41-42 Lo toccò e gli disse

Gesù sana i due mali. In primo luogo, per guarire il male della solitudine, tocca il lebbroso. In secondo luogo, sana la malattia della lebbra. Per poter aiutare l´escluso e rivelare il nuovo volto di Dio, Gesù trasgredisce le regole della sua religione.

“Pieno di compassione…”. Alcuni codici antichi usano la parola “con ira”. L´irritazione, la rabbia non sono fuori luogo. Cristo si trova davanti a qualcosa di scandaloso, che contraddice il piano originale di Dio: la malattia e l´emarginazione. Gesù tocca l´intoccabile. Questa volta non c´è solo la parola, ma anche il gesto. Qualcosa che ricorda il sacramento. Invece di restare contaminato dal lebbroso, gli comunica la sua stessa santità.

 

43-44 Non dire nulla a nessuno

Gesù non solo guarisce, ma vuole che la persona curata possa di nuovo convivere con gli altri. Reintegra la persona nella convivenza. Allora, perché un lebbroso fosse di nuovo accolto in comunità, aveva bisogno di un certificato di guarigione, dato da un sacerdote. I sacerdoti non potevano curare, solo dichiarare ritualmente puro chi fosse stato guarito dalla lebbra. Questi doveva offrire vari sacrifici, dei quali una parte importante era per gli stessi sacerdoti. L´uomo si presenterà alle autorità religiose per essere riammesso nel seno della comunità. Ma Gesù chiede il silenzio sulla sua persona: il miracolo non crea la fede, è la fede che fa possibile il miracolo.

 

45 Cominciò a raccontare quello che era successo

Il segregato è reintegrato nella comunità, chi era condannato alla morte ricupera la vita. Ma adesso non è il lebbroso, bensì Gesù, che non può entrare apertamente nelle popolazioni: Gesù assume su di sé le sofferenze degli uomini.

Però Marco fa notare che la gente non dava molta importanza alle regole ufficiali, dal momento che venivano a lui da tutte le parti. Essi sapevano dove stava l´offerta della vita.

 

Alcune domande

– Che parte del testo ti è piaciuta o ti ha interessato di più? Perché?

– Come è presentata, in questo testo, l´emarginazione dei lebbrosi?

– Gesù, come accoglie, sana e reintegra il lebbroso? Cerchiamo di osservare tutti i  dettagli.

– Come possiamo imitare il comportamento di Gesù con gli esclusi?

– Chi sono oggi gli emarginati ed esclusi? Quali sono le cause dell´esclusione nella

   nostra società?

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