Risanaci, Signore, Dio della vita! – Adorazione Eucaristica del 1 febbraio 2024

Risanaci, Signore, Dio della vita! Gesù non si limita ad annunciare la salvezza; la opera concretamente e…

Risanaci, Signore, Dio della vita!

Gesù non si limita ad annunciare la salvezza; la opera concretamente e offre così una risposta positiva al desiderio di salvezza che c’è nella vita umana. I miracoli di Gesù e la vittoria sui demoni sono solo segni della salvezza che egli è venuto a portare all’umanità sofferente e prigioniera del peccato. Nonostante le esperienze sconcertanti e dolorose della vita umana, la fede ci dà la certezza che Gesù è vicino a noi come salvatore.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto – Segno

 

La situazione dell’uomo non è disperata: Gesù si presenta come un suo liberatore e salvatore. Le sue opere di salvezza sono associate alla sua predicazione. Sono due aspetti della medesima missione, che si illuminano a vicenda.

Dal Vangelo Mc 1,29-39 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, si recò in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: “Tutti ti cercano!”. Egli disse loro: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”.  E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. Parola del Signore

 

Tutti: Signore, non un’erba, né un emolliente guariscono le ferite e le malattie dell’anima, ma la tua Parola, che tutto sostiene e tutto crea, sempre nuovo, ogni giorno. Accostati a noi e stendi la tua mano forte, affinché, afferrati ad essa, possiamo lasciarci rialzare, possiamo risorgere e cominciare ad essere tuoi discepoli, tuoi servi. Gesù, Tu sei la Porta delle pecore, la Porta aperta nel cielo: a Te noi ci accostiamo, con tutto ciò che siamo e portiamo nel cuore. Portaci con Te, nel silenzio, nel deserto fiorito

della tua compagnia e lì insegnaci a pregare, con la tua voce, la tua parola, affinché anche noi diventiamo annunciatori del Regno. Manda ora su di noi il tuo Spirito con abbondanza, perché ti ascoltiamo con tutto il cuore e tutta la mente. Amen.  

Adorazione silenziosa – canto – segno

 

1L Dio si è immerso pienamente nella nostra umanità provando sulla pelle il peso del nostro vivere. Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie” (Mt 8,17), commenta Matteo presentandoci Gesù come “medico per i malati” (cfr 9,12). Guarisce il male fisico come segno per l’uomo di un destino di vita; e libera il cuore dai demoni per indicare nel peccato la radice d’ogni male. Opera che ancora oggi Gesù prosegue, giungendo a toccarci con i suoi gesti sacramentali compiuti dalla Chiesa. Ma assieme, la preoccupazione di Gesù va oltre: Egli disse loro: Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”.

Adorazione silenziosa – canto

 

2L Più urgente per Gesù è annunciare l’amore di Dio, liberare l’uomo dagli errori che lo rendono schiavo, spiegare che il Regno di Dio è iniziato, e che quindi il destino dell’uomo è cambiato, dilatato, fino all’eredità stessa di Dio! “Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?”(Mc 9,36). Che giova dar da mangiare a uno se poi non lo si toglie dalla disperazione e dall’assurdo col dargli anche senso e speranza del vivere? “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta”(Mt 6,33). Ma prima del predicare e prima del lavoro coi malati, Gesù pregava: Al mattino si alzò quando era ancora buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava”.

Tutti: Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a lui conviene. Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele. Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite; egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. Grande è il Signore, onnipotente, la sua sapienza non ha confini. Il Signore sostiene gli umili, ma abbassa fino a terra gli empi. (Sal 146)

Canto – segno

 

Domandiamoci ora come sono le nostre giornate, almeno come spirito, perché siano degne di un discepolo di Gesù.

3L La condizione terrena dell’uomo, segnata dalla sofferenza, dalla fatica, dalla precarietà e dalla prospettiva della morte, può apparire sconsolante. Ma se l’uomo si affida a Dio, nasce in lui una speranza di salvezza. L’uomo è come al confine tra il nulla e il tutto. Imparentato con ambedue, se fissa il primo, è angosciato e rassegnato; se si volge al secondo trova il coraggio di sperare. La rassegnazione non è degna dell’uomo!… Dio, rispondimi, se è vero che tu esisti e sei creatore e Padre!». L’esperienza del nostro limite ci deve aprire alla preghiera e ad una salvezza che piena ci può venire solo dall’Alto. Il cristiano è colui che in Dio ha trovato risposta e soluzione al dramma quotidiano dell’uomo! Per cui l’annuncio di questa speranza diviene la sua prima responsabilità. Proclama S. Paolo:Guai a me se non predicassi il vangelo!”. (1Corinzi 9,16)

Adorazione silenziosa – canto

 

4L L’amore di Dio, il senso della vita, la certezza di un destino eterno, una parola di speranza sul dolore…, tutto questo inconsciamente cerca anche l’uomo d’oggi, e guarda al cristiano e alla Chiesa col pretendere non risposte umane, ma il genuino deposito di verità e di grazia che Cristo ci ha affidato.  E sull’esempio di Cristo tale annuncio evangelico si deve tradurre in concreto in una condivisione e in un servizio di carità. San Paolo confessa con orgoglio: “Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti; mi sono fatto debole coi deboli, mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo”. (1Corinzi 9,19.22-23)

Tutti: Liberaci, o Signore, dalla pigrizia e dalla paura che ci prende, dal comodo compromesso
e dal facile disimpegno.  Donaci, la tua forza per agire, la costanza dell’impegno, la gioia di una fede che cresce, la speranza e l’abbandono fiducioso al tuo amore. Fa’ che, avendo sperimentato la dolce e po­tente prossimità del tuo amore, diventiamo più forti e, sull’esempio di Cristo, impariamo anche noi a condivi­dere con gli altri il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Amen

Canto – segno

 

Il dottor Gesù oggi sarebbe disoccupato, o quasi. La scienza ha camminato, ha vinto febbri e malattie. Pietro stesso sua suocera la porterebbe in ospedale o chiamerebbe un medico. Già, ma noi non siamo semplicemente corpi con organi e tessuti. Siamo impastati di sentimenti, di pensieri, di passioni. Abbiamo un cuore, e spesso è malato d’infelicità. Ecco il grande nemico, il male che solo Gesù sa curare. Tutta la scienza non ci regalerà mai un solo istante di felicità. Gesù sì. Il medico dell’anima è sempre e solo Gesù, a lui lode e gloria per i secoli dei secoli. Amen.

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica

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