Una Parola autorevole che ci libera – Adorazione Eucaristica 25 gennaio
La missione di Gesù-Messia è prima di tutto un annuncio di salvezza proclamato con autorità. Il suo…
La missione di Gesù-Messia è prima di tutto un annuncio di salvezza proclamato con autorità. Il suo insegnamento manifesta e conferma il potere di salvezza che egli possiede e che esercita lottando contro le forze del male. Nella molteplicità di parole che ci offre la nostra società, noi diamo la nostra fiducia alla parola di Cristo riconoscendola come l’unica parola vera ed efficiente.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen
Canto allo Spirito Santo – Segno
Gesù è il «profeta» che annuncia la salvezza con la potenza della sua parola e con la vittoria sulle forze del male. La parola con cui Gesù spiegava le Scritture alla folla è la stessa che ha ridotto al silenzio il demonio. I presenti intuiscono che qualcosa di nuovo sta avvenendo.
Dal Vangelo Mc 1, 21-28 A Cafarnao, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio”. E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!”. La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. Parola del Signore
Tutti: Signore Gesù, ti riconosco come il Salvatore della mia esistenza e l’unico Maestro di Sapienza che ha parole di vita eterna. Quando le forze del male vorrebbero sgridare la mia fede, comanda nuovamente, con la potenza della tua Parola, che esse tacciano e si faccia bonaccia nel mio cuore. Rendi forte la mia fede perché io mi possa sempre affidare a te, perché tu non mi lasci in potere del Maligno, ma sei venuto proprio per liberarmi e per mostrarmi come l’amore del Padre tuo non ci identifica mai con i nostri peccati, sbagli e problemi. Per questo ti ringrazio e ti benedico, mentre invoco il tuo aiuto onde io sappia apprezzare ogni giorno di più tutto quello che fai per me e gioire della novità del tuo Vangelo. Amen
Adorazione silenziosa – canto – segno:
Chi è Gesù di Nazaret? Tutto il vangelo di Marco è costruito attorno a questa domanda.
1L Domanda che interessa sempre anche a noi, perché Cristo è il cuore della nostra fede, e quindi della stessa nostra visione della vita che mutuiamo proprio da Lui. Il primo presentarsi di Gesù tra la gente suscita subito ammirazione e stupore: Gesù appare come “profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo” (Lc 24, 19). Con Lui veramente il Regno di Dio è qui, la signoria di Dio incomincia a sconfiggere il potere del male, e satana lo riconosce e reagisce. La prima impressione che Gesù lascia di sé è quella di uno che dice e fa’, che parla a nome di Dio e dimostra di averne il potere: “Erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
2L I gesti che compie dicono l’autorità e la potenza divina che è in Lui, e dà autorevolezza al suo insegnare come derivante da Dio. C’è qualcosa di nuovo qui, è diverso dagli scribi. Gesù ne avrà piena coscienza e continuamente ripeterà di parlare a nome di Dio, di dire nient’altro che quello che il Padre gli suggerisce, di esserne il portavoce autentico e autorizzato. San Giovanni non saprà trovare di meglio che chiamarlo “il Verbo”, la Parola incarnata che rende udibile la voce e il mistero del Dio nascosto.
3L Cristo non è un taumaturgo né una persona da gesti spettacolari, egli è il Figlio di Dio che salva, perciò, anche il miracolo è in ordine alla salvezza. Il miracolo è come il sigillo del Padre nell’operato del Figlio Redentore; sigillo che è espressione dell’amore, che lega il Padre al Figlio e, in Lui, a tutti gli uomini. Ed ecco che alle parole di Gesù, il demone, o diavolo, pur straziandolo, esce dall’uomo di cui aveva il possesso. Il “diavolo ” l’antico nemico, è colui che genera divisione, la terribile divisione tra l’uomo e Dio, come è nella storia delle origini; Cristo liberando quest’uomo, simbolo di ogni altro uomo, schiavo del peccato, si rivela ai presenti e a tutti gli uomini come il Salvatore, Colui che, solo, può liberare l’uomo dal male.
Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.
Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie. T. Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.
Venite, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. T. Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.
Ascoltate oggi la sua voce: “Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova, pur avendo visto le mie opere”.(Sal 94)
Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.
Canto – Segno
Con l’opera di Gesù avviene veramente qualcosa di rivoluzionario.
4L Il segno che il Regno di Dio è incominciato è proprio la sconfitta del principe di questo mondo che è satana. Dirà Gesù: “Se io scaccio i demoni in virtù dello Spirito di Dio, è dunque venuto per voi il Regno di Dio” (Mt 12, 28). Un’altra volta proclamerà: “Satana che si credeva forte ha trovato il suo padrone; ormai è finito!”(Mc 3,26). Tutta l’attività di Gesù ha come fine quello di liberare l’uomo dallo spirito del male che lo tiene schiavo. É necessario prender coscienza della nostra condizione di schiavitù. Una delle falsificazioni più potenti di satana è quella di far credere all’uomo di essere più libero quando commette il peccato, mentre invece dice Gesù: “Chi commette il peccato diventa schiavo del peccato”(Gv 8,34).
5L Gesù ha smascherato questo potere di satana che spinge l’uomo a sospettare di Dio, a distaccarsi da Lui, fino a essere in balia del suo potere di menzogna e violenza. Persa la sicurezza che gli deriva da Dio, l’uomo cerca altre sicurezze nell’avere, nel potere, nell’apparire. Da qui la crescente insoddisfazione, la disistima di sé, le brame incolmabili, gli egoismi, le guerre…! Tutto questo male poi si solidifica e organizza attorno all’uomo strutture moltiplicatrici di iniquità, di cui l’uomo diviene ingranaggio. Alla fine vi resta imprigionato come un baco nel bozzolo che lui stesso ha fatto.
6L Dal battesimo in poi la forza del suo Spirito che ci è dato sostiene e rende efficace quella scelta di valori che l’annuncio evangelico propone e corregge nell’animo dell’uomo smarrito. L’indemoniato è simbolo di tutte le obiezioni che ci impediscono, finalmente, di diventare credenti. E’ demoniaca una fede che tiene il Signore lontano dalla quotidianità, che lo relega nel sacro. E’ demoniaca una fede che vede in Dio un concorrente e che contrappone la piena riuscita della vita, con la fede: se Dio esiste io non posso realizzare i miei desideri. E’ infine demoniaca una fede che resta alle parole. Il demone riconosce in Gesù il santo di Dio ma non aderisce la suo vangelo. Ecco tre rischi concreti e misurabili per la nostra fede: un Dio che non c’entra con la nostra vita, un Dio avversario, un Dio da riconoscere solo a voce.
Canto – segno
Tutti: Tu che vieni come luce per accompagnarci lungo un cammino di fatica e di speranza. Resta con noi, Signore, quando i dubbi contro la fede ci assalgono e lo scoraggiamento atterra la nostra speranza. Quando l’indifferenza raffredda il nostro amore, e la tentazione sembra troppo forte. Quando qualcuno deride la nostra fiducia, e le nostre giornate sono piene di distrazioni. Quando la sconfitta ci coglie di sorpresa e la debolezza invade ogni desiderio. Quando ci troviamo soli, abbandonati da tutti, e il dolore ci porta alle lacrime disperate. Signore, nella gioia e nel dolore, nella vita e nella morte, resta con noi! (P. Maior)
Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.
V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica