Adorazione Eucaristica del 09 maggio 24 – Ascensione del Signore

G. Ascensione del Signore: la gloria del Cristo risorto raggiunge la sua pienezza: il “cielo”, e comincia…

G. Ascensione del Signore: la gloria del Cristo risorto raggiunge la sua pienezza: il “cielo”, e comincia il
tempo della Chiesa. Non è un abbandono; noi non dobbiamo rimanere inerti, immobili e tristi a cercare con lo sguardo Dio “fra le nubi”. Cristo ha promesso di rimanere vivo in mezzo a noi.

G. Nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto – segno:G. Il Signore ascende al cielo. Colui che ha assunto la nostra carne mortale, ora è assunto nella gloria. I discepoli sono stati investiti della stessa missione del loro Maestro: annunciare a tutte le genti la salvezza.

Dal Vangelo secondo Mc 16,15-20 In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: “Andate in tutto
il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non
crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano. Parola del Signore

Tutti: Lascia, o Signore, che il nostro cuore sia invaso dalla grande gioia che provarono gli apostoli alla
tua Ascensione. Donaci la gioia di chi scorge i segni del Regno che si compie, a partire dalla tua morte e
risurrezione. Donaci la gioia di chi è testimone del tuo amore e della tua misericordia e cerca di
trasmettere, con le sue parole, lo stupore di una grazia sempre nuova. Donaci la gioia di chi si sente
condotto e sostenuto dal tuo Spirito e, in ogni prova e avversità, sa di poter contare sulla tua presenza di consolazione e di pace. Donaci la gioia dei fratelli che condividono la stessa fede e la stessa speranza e si sentono inviati fino ai confini della terra. Donaci la gioia dei discepoli che seguono lieti la strada del loro Maestro anche quando si inerpica sulla collina del Calvario, perché sanno che nulla, neppure la sofferenza e la morte, potranno strapparli dalla sua mano forte e sicura. E, Maria, Madre tua e Madre nostra, Madre della Chiesa, ci sia accanto mentre da te imploriamo il rinnovarsi del prodigio della Pentecoste.

Adorazione silenziosa– canto – segno:
G. Occhi e cuore al cielo, ma per trasformare la terra: potremmo riassumere così il messaggio biblico di
oggi. Sguardo al cielo, al nostro destino divino, per dare prospettive nuove alla difficile vicenda umana e
lievitarla dei valori del vangelo e del Regno di Dio.
1L L’Ascensione del Signore, ci parla di Cielo. Quel Cielo chiuso da Adamo è stato riaperto, non è più
lontano ma è vicino, non è più vietato ma accessibile: uno di noi vi è entrato! L’umanità è entrata nel Cielo e la nostra carne è ora in Dio. Salire al cielo esprime bene l’aspetto più profondo del fatto della risurrezione, che non è stato tanto un ridestarsi da morte, quanto un passaggio alla condizione nuova di vita; partecipe della di Dio, congiunto e come  dentro la divinità.
2L Vittorioso su ogni male, compresa la morte: “Tutto ha sottomesso ai suoi piedi” (Ef 1,22). Pensiamo
un poco oggi a questo nostro destino, pensiamo al Paradiso dove Gesù ‘è andato a prepararci un posto’
(Gv 14,2-4). Noi siamo forse più propensi a capire un Dio che si china su di noi e si interessa a noi, e
magari siamo un po’ più restii a credere che Dio voglia farci spazio accanto a Sé. Ma proprio questa è tutta la novità rivoluzionaria del cristianesimo: non un tirar giù Dio tra noi, ma lui è venuto tra noi per portarci con lui: è fatto uno di noi perché noi diventiamo uno come lui”(Sant’Ireneo).
Tutti: Noi, viandanti sulle strade del mondo, sospiriamo a rivestire quell’abito di luce intramontabile
che tu stesso, Signore Gesù,nel tuo amore hai preparato per noi. Fa’ che nulla vada perduto di quanto, per grazia, hai riversato come dono nelle nostre povere mani. La forza del tuo Spirito plasmi in noi l’uomo nuovo rivestito di mitezza e di umiltà. Ti preghiamo di non lasciarci sordi alle tue parole di vita, perché se non seguiamo te e non ci affidiamo alla potenza del tuo nome, nessun altro potrà salvarci. Il tuo Spirito frantumi tutti gli idoli che ancora ci trattengono e ostacolano il nostro cammino. Nulla e nessuno su questa terra possa imprigionare il nostro cuore! Fa’ che, volgendo lo sguardo a te e al tuo Regno, acquistiamo occhi per vedere ovunque i prodigi del tuo Amore. Amen

Adorazione silenziosa– canto – segno:
G. Gesù, salendo al cielo, non ha abbandonato il mondo; ha voluto – vivo e glorioso – trovare un altro modo di essere presente tra noi, con la forza del suo Spirito.
3L Il Signore Gesù è come svincolato dai limiti di tempo e spazio che la sua condizione corporea gli
imponeva e ora può rendersi vivo e attivo più interiormente nei cuori e nella sua Chiesa. Dice S. Paolo:
“Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della
vostra vocazione…, finché arriviamo tutti allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla
piena maturità di Cristo” Ef 4,4.13.
4L E’ il tempo della Chiesa, tempo della speranza, operosa e sicura, perché Gesù proprio nel partire verso il cielo ha confermato l’appuntamento: “Tornerò un giorno allo stesso modo in cui mi avete visto andare in cielo”. I segni della qualità nuova di vita danno credibilità alla testimonianza. “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni (i demoni dell’egoismo, della violenza, del peccato), parleranno lingue nuove (perché tutto diverso è il progetto d’umanità proposto dal vangelo rispetto a quello del mondo), prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno (con la grazia di Cristo certamente saremo capaci anche di vincere tutti i condizionamenti e le pressioni negative che ci sollecitano in mezzo ad una civiltà pagana come la nostra), imporranno le mani ai malati e questi guariranno (.. malati di solitudine, d’angoscia…: quanto salutare è la medica della carità cristiana!)
Tutti: Per troppo tempo, Signore, abbiamo dimenticato che ci hai affidato una grande missione. Per
troppo tempo abbiamo aggiunto all’inizio della parola missione la vocale e così la grande missione è
diventata la grande omissione. Tu, o Signore, dicevi ai tuoi primi discepoli e in particolare a Marta:
“Marta, Marta ti preoccupi per troppe cose”. Forse anche a noi oggi tu rivolgi la stessa esortazione.
Insegnaci a riscoprire, Signore, la grande missione!

G. A noi è stata data come madre la Chiesa che ci ha "battezzati in Spirito Santo" per essere inviati al mondo. Inviati in primo luogo come “testimoni a Gerusalemme” confermare nella fede i fratelli in tutta la Giudea “aiutare i battezzati non praticanti quindi “la Samaria” riunire i fratelli separati, infine
“ino agli estremi confini della terra”, proclamare e portare la redenzione e la salvezza ai pagani. È vero che parte dei doni li abbiamo già ricevuti, ma se non li mettiamo a frutto con l’evangelizzazione, non solo non aumenteranno in noi, ma rischiamo di perdere anche ciò che è ancora in nostro possesso.
Tutti: Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua Parola che ci ha fatto vedere meglio la volontà del Padre.
Fa che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la Tua Parola
ci ha fatto vedere. Fa che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre nell'unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale
della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero
Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo
Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima. Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione.
Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San
Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica

Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *