Adorazione eucaristica 21 marzo 2024 – Osanna

Con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore si apre la settimana Santa, che celebra…

Con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore si apre la settimana Santa, che celebra il cuore e il culmine dei misteri della nostra salvezza. Gesù entra per l’ultima volta in Gerusalemme, per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione. Accompagniamolo, stiamo accanto a lui sia nel momento in cui è acclamato re dalla folla osannante, sia nel momento in cui il mistero di Cristo si confonde col dolore e con la morte.

 

Nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto

Il Vangelo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme è da mettere in relazione alla profezia di Zaccaria (Zc 9,9): un re sarebbe venuto come Messia, ma sotto le apparenze di «povero», in contrasto con la pompa e la potenza dei re della terra. A noi accogliere Cristo come Messia e salvatore.

Tutti: La tua passione, Signore Gesù,  è un messaggio d’amore: amore verso il Padre, amore verso gli uomini. La follia dell’amore ci fa abbracciare la follia della croce, e la tua sofferenza ci scuote dal nostro torpore. Per amore si muore. Tu sei morto per amor nostro. Tutta la nostra vita è un mistero d’amore ed il tuo amore è più forte di tutto il male. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare  la tua voce,  penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola,  perché alla luce della tua sapienza,  possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare   liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi   come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Adorazione silenziosa – canto – segno:

 

G. Per Gesù è arrivata la sua “ora”. Entra in Gerusalemme per la sua settimana decisiva. Lì compirà i suoi atti fondamentali di salvezza e riscatto per noi: la sua passione e morte in croce.

1L Ha voluto preparare bene questo gesto, quasi un presentarsi ufficiale quale Messia preannunciato dai profeti. Quanti l’hanno capito? Neanche i più vicini. Non era facile accettare un Messia così sconcertante: cavalca un asino. Un Messia umile, che vuol portare il peso dei nostri peccati, un Messia crocifisso.  Dio ha tanto voluto condividere con noi la vita da sostituirsi a noi nel nostro riscatto dal male e dal peccato. Solidale con noi, ha voluto esprimere a nome nostro e in nostro favore tutta la faticosa obbedienza che ci riscatta e ci salva davanti a Dio.

2L Sant’Agostino ha una espressione illuminante: poteva salvarci con una goccia di sangue, ne venne una valanga…! Ad amare quando le cose van bene, son buoni tutti: anche per noi la prova d’amore vuole sacrificio.  Dio ha voluto toccare il cuore perché la sua vittoria non è in potenza ma in amore. E’ un Dio crocifisso la nostra gloria di cristiani. Il risultato di questa condivisione e di questo amore è la nostra riconciliazione piena con Dio e la reintegrata partecipazione alla condizione di figli di Dio. Quei gesti di Cristo hanno costituito il nostro riscatto dal peccato e dalla morte, e rivestito l’uomo d’una nuova capacità di rapporti con Dio e di fraternità tra di noi.   

 

Pausa di silenzio per l’interiorizzazione Salmo 21 Tutti:Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo:“Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico”. Tutti: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa. Tutti: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

 Si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, accorri in mio aiuto. Tutti: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea. Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele.

Tutti: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Adorazione silenziosa – canto – segno:

 

Il gesto che compiremo domenica, agitando i rami d’ulivo, ha un significato ben preciso: anche noi, come i fanciulli di Gerusalemme, accoglieremo nella nostra comunità Gesù che viene nella Settimana Santa a rendere attuali quei gesti e a comunicarci il frutto di quegli eventi compiuti per la nostra salvezza.

3L Di fronte a un così strano modo di essere Messia e Salvatore, chi non si sconcerterebbe? Il Vangelo ci indica appunto atteggiamenti e scelte diverse davanti al Cristo sofferente. Siamo a pochi giorni dalla Pasqua. A Betania Gesù ha risuscitato Lazzaro: ormai è sulla bocca di tutti, è l’uomo del giorno; la folla lo cerca con curiosità. Dietro a loro c’è chi lo cerca per ucciderlo; sono i capi e i farisei: “Avevano dato ordine di denunziarlo perché potessero prenderlo..”; anzi “deliberarono di uccidere anche Lazzaro”

3L L’incredulità si traduce spesso in persecuzione. Poi c’è Giuda, l’ipocrita: “Perché non si è dato ai poveri? – Questo disse non perché gli importasse dei poveri,  ma perché era un ladro”. E’ il perbenismo chiuso ad ogni valore religioso, sempre pronto però a sfruttare a proprio vantaggio e a sporcare con l’interesse anche le cose più sacre! Alla nostra disponibilità farà però riscontro l’iniziativa sacramentale di Cristo nella celebrazione solenne del Sacro Triduo. Come in un unico atto sarà reso presente ed efficace tutto il Mistero della morte e risurrezione del Signore perché vi possiamo attingere la grazia del nostro rinnovamento.

Tutti: Signore, sei venuto a cercare tutto quello che si smarriva; sei venuto a salvare ciò che era perduto; tu mi cerchi, Signore, e ancora oggi mi trovi e mi salvi. Tu solo sei la mia salvezza; non posso pretendere di salvarmi da solo, con le mie forze; troppo spesso ho fatto la penosa esperienza della mia intima debolezza. Aiutami Signore a comprendere, più coscientemente, quello che in me si oppone al tuo amore, ciò che ostacola le tue offerte di grazia e mi allontana da te. Salvami Signore, ti chiedo sinceramente perdono e aspetto da te la forza superiore che mi libererà. Amen

Grande e Santa, Settimana Santa, l’ultima settimana di Gesù cola goccia a goccia, minuto dopo minuto così come i cronisti dell’epoca ci raccontano. Fatti che conosciamo, eventi che ancora (ci auguriamo) suscitano emozione dentro di noi. L’ingresso trionfale nella Gerusalemme che ammazza i profeti, barlume di riconoscimento messianico destinato ben presto a scomparire, la cena consumata con i discepoli al giovedì, la lunga notte di solitudine e angoscia al Getsemani, la croce drammatica che inchioda ogni speranza e la travolge e la notte di attesa… Inizia la Settimana santa, andiamo con Cristo incontro alla vita che il Padre ci ha dato. Finché restiamo accanto a lui non dobbiamo temere: se dormiamo egli veglia, se cadiamo egli ci rialza, se abbiamo paura egli ci incoraggia, se moriamo con lui egli ci risuscita e ci introduce nel suo regno. A lui sia gloria nei secoli. Amen.

Tutti: Signore, rendici testimoni del tuo amore, capaci di metterci in movimento per diventare realmente uomini e donne nuovi, rinnovando la nostra fede in questi giorni che ci fanno rivivere i momenti fondamentali della nostra storia di salvezza. Che le feste pasquali accendano anche in noi il fuoco vivo del tuo amore, un fuoco con cui incendiare il mondo intero, perché nessun uomo possa ignorare che tu sei Padre d’amore, e hai donato il tuo Figlio e lo Spirito per rendere anche noi, e tutti, figli amati e felici  di abitare con te, e lodare per sempre il tuo nome. Amen

 

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica

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