«Si trasfigurò davanti a loro…» – Adorazione Eucaristica del 22 febbraio 24

Nella seconda tappa della nostra Quaresima abbandoniamo il deserto per raggiungere il monte della Trasfigurazione. Il Padre…

Nella seconda tappa della nostra Quaresima abbandoniamo il deserto per raggiungere il monte della Trasfigurazione. Il Padre ci ha rivelato in Gesù il suo volto: alla sequela di Gesù, i cristiani possono lasciare ogni timore e vivere nella speranza che l’amore di Dio trionferà. Nell’immagine di Gesù trasfigurato la Chiesa intera intravede il suo cammino nel mondo e può accogliere la luce che lo illumina e lo guida. Nessuna difficoltà potrà cambiare la direzione segnata dalla missione di Cristo.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto – segno

 

Nell’ascolto della Parola di Dio i discepoli riconoscono in anticipo la vera identità di Gesù. Egli è il Messia! Ma questa realtà apparirà in pienezza solo alla luce del mattino di Pasqua.

Dal Vangelo Mc 9,2-10 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. Parola del Signore

 

Tutti: O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell’obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Adorazione silenziosa canto – segno

La Quaresima è un cammino di conversione, cioè di fede. Il passo del Vangelo di oggi, si ferma allo splendore del Tabor, ma la vetta di Dio esige che si percorra tutta la salita, che fa intravedere quella del Calvario. Nel lungo e faticoso viaggio, fede e amore si intrecciano drammaticamente

1L In Gesù il Padre ha rivelato il suo volto, la dimensione di quella che Paolo definisce la “follia” di Dio (cfr. 1 Cor 1,18-22). Per noi egli non ha risparmiato il Figlio unico, l’amato, ma lo ha consegnato alla morte come segno di amore supremo. Ecco la certezza della nostra fede, che diventa esperienza continua ogni giorno: Sì, Dio è per noi. Nella nostra esistenza, nelle nostre necessità, nei problemi o difficoltà, in vita e in morte e per l’eternità: Dio ci darà ogni cosa, come espressione del suo amore e perché possiamo vivere nella gioia vera del suo amore.

2L L’episodio evangelico di oggi intende consolidare questa fede nei discepoli in vista della terribile prova che sarà la Passione di Gesù. La Trasfigurazione è un’esperienza senza dubbio straordinaria, i discepoli rimangono estasiati da tanta bellezza. Quest’esperienza vuole infondere in Gesù e nei discepoli coraggio e fiducia di fronte alla prospettiva della sofferenza e della morte. A noi cristiani, impegnati nell’itinerario quaresimale di conversione, impegnati ogni giorno a seguire Cristo con fedeltà tenace, anche se sofferta, la trasfigurazione di Gesù ricorda che questo cammino ci porta a gioire a Pasqua col Signore risorto, ma ci conduce pure immancabilmente alla nostra futura “trasfigurazione”.  

Tutti: Gesù, Tu sei il Signore: quale Figlio diletto del Padre, hai percorso per primo, e ora apri davanti a noi,  la via dell’obbedienza di fede che pare impossibile, della perseveranza che riteniamo inutile,  della speranza che sembra insostenibile. Tu sei il Signore: e noi vogliamo affidarci a te, perché troppo arduo è il cammino, troppo oscura la via; da soli non sapremmo percorrerla, ma con te, nostro buon Pastore, il sentiero è sicuro, la paura sconfitta, la fatica generosamente offerta. Amen

Adorazione silenziosa canto – segno

L’attesa del traguardo finale, l’attesa della nostra futura “trasfigurazione”, non può distoglierci, però, dal cammino concreto nella storia, non può distoglierci dall’impegno di servizio all’uomo, che è la via percorsa da Gesù.

3L Pietro, inebriato dalla gioia di questa esperienza, propone di restare lì sul monte. Vorrebbe “fissare” quel momento di beatitudine. Perché salire a Gerusalemme, dove un tragico destino attende Gesù?  Ma Gesù li invita a scendere dal monte, a tornare alla vita ordinaria, addirittura li prepara alla sua passione e morte. Gli apostoli devono tornare alla vita di ogni giorno, devono affrontare anche i momenti più difficili, ma nella certezza che Gesù è il Signore, il Salvatore. “Dobbiamo portare nei giorni delle tenebre ciò che abbiamo sperimentato nei giorni della luce. ” La fede è questo: la luce e la forza di Dio in ogni situazione della nostra vita. Anche la nostra vita può incontrare dolori e sofferenze, tentazioni e sconfitte. Gesù oggi dice a ciascuno di noi: “Non scoraggiarti, non arrenderti al male, non pensare che ti ho abbandonato, Dio ti vuole bene ed è sempre al tuo fianco, anche quando sembra assente”.

4L La tentazione più grande di fronte alle sofferenze è di ribellarci, perché non riusciamo a trovare una spiegazione razionale al dolore. Se Dio esiste e ci vuole bene, perché dobbiamo soffrire? Il dolore o la morte di una persona cara sono all’origine di tante crisi di fede. No, ribadiamolo continuamente: Dio ci darà ogni cosa! Dio ci porterà sempre nel suo amore! Dio è sempre accanto a noi. Ci dà vita, ci dà forza, ci dà la certezza che dopo tante sofferenze e penitenze giungeremo anche noi alla gloria del cielo. Noi non comprendiamo pienamente Dio: possiamo però amarlo e fidarci di Lui. Accettate Gesù così com’è e non come vorreste voi: accettatelo cioè come il Messia sofferente, che arriva alla gloria attraverso il servizio ostinato agli uomini fino alla morte. Seguitelo sulla stessa strada.

Sal 115 Tutti: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice». Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Tutti: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo; io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore.
Tutti: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. Tutti: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Adorazione silenziosa canto – segno

Il Signore Gesù, avvolto di gloria, si incammina verso la croce. Con Lui impegniamoci a passare dalla morte del peccato alla vita di grazia, per superare le prove della vita e diventare testimoni fedeli del Suo Amore e della sua Misericordia. Come Pietro, Giacomo e Giovanni, testimoniamo nella nostra vita quotidiana la Luce e lo splendore di Gesù Maestro e Signore. Disponiamo il nostro cuore in atteggiamento di permanente ascolto della Sua Parola per dare senso alla nostra vita ed al nostro essere “cristiani”.

Tutti: Signore, Tu che sulla santa montagna ti sei rivelato come Figlio amatissimo del Padre, avvolto nella luce dello Spirito Santo. Tu che sei nell’Eucaristia splendore di bellezza nascosta, presenza amica, cibo per il nostro cammino, donaci di essere attirati sempre da te, verso il Padre, nello Spirito Santo, insieme a tutti i nostri fratelli e sorelle del mondo, che hanno fame e sete della divina bellezza. Amen

Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica

 

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