Il Gruppo Giovanissimi: insieme per riflettere sull’autostima

Micheal Jordan: “nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei…

Micheal Jordan: “nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”.

Come ogni venerdì, alle 19.30, noi giovanissimi ci incontriamo per dare un senso alla nostra giovane età e discutere su tematiche che ci fanno riflettere in modo non superficiale sulle responsabilità della vita. Quest’ultimo incontro, ci faceva capire come le cause dei nostri fallimenti possono dipendere dalla paura, dal consapevolezza di non sentirsi all’altezza, di non essere capaci di raggiungere alcuni obiettivi, di essere inadeguata in ciò che facciamo. L’autostima è una delle componenti fondamentali per stare bene, per avere relazioni soddisfacenti, per potersi porre degli obiettivi e fare del proprio meglio per raggiungerli. Potremmo definire l’autostima come il senso di auto apprezzamento e di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità oppure come il valore percepito che ognuno ha di se stesso. La costruzione dell’autostima inizia fin dalle prime esperienze di vita per poi continuare a evolversi e cambiare di pari passo a tutti gli elementi che andranno a costituire la nostra personalità. Certamente i primi anni vita hanno un ruolo determinante nella costruzione dell’autostima. Le esperienze positive (l’ambiente familiare, quello scolastico, le prime relazioni con i pari e il raggiungimento dei primi obiettivi di vita) possono favorire un livello di autostima funzionale ed efficace. Allo stesso modo, le esperienze negative possono incidere negativamente, causando difficoltà di regolazione nell’autostima e quindi un probabile abbassamento del nostro livello di autostima. Non bisogna arrendersi subito quando le cose non vanno come si vorrebbe, persistendo nei propri progetti nel lavoro, nei rapporti o in altri campi della vita. I traguardi che si raggiungeranno, così facendo, contribuiranno alla crescita dell’autostima. Lavorare sulla propria capacità e a dire ‘no’ quando necessario, esprimere un’opinione di disaccordo quando lo si ritiene opportuno, di portare avanti le proprie idee e convinzioni, rispettando, contemporaneamente, quelle degli altri. Questo stile di comportamento favorisce il nostro benessere e la regolazione della nostra autostima così come il senso di autoefficacia. Costatare che la costante ricerca di equilibrio tra i nostri pregi e i nostri difetti ci ha portato a concludere che la nostra crescita dipende dal bilanciamento tra l’autocritica e l’ autovalorizzazione.




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