Intronizzazione della Parola

Qual è il più grande comandamento? Adorazione eucaristica del 26 ottobre 2023

Il mondo sarebbe meno duro se noi mettessimo più amore nella nostra vita. L’amore è il comandamento…

Il mondo sarebbe meno duro se noi mettessimo più amore nella nostra vita. L’amore è il comandamento che porta a compimento tutta la legge. Ma abbiamo bisogno di ritrovare forza in Cristo, che ci ha dato la prova suprema di amore. Lasciamoci plasmare dalla sua Parola e dalla sua presenza per superare i nostri egoismi e le nostre chiusure ed amare tutti come Dio ci ama.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen Canto allo Spirito Santo

Segno: intronizzazione della Parola accompagnata da 11 lampade accese e una spentaIntronizzazione della Parola

Dal Vangelo Mt 22,34-40 In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”. Gli rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti”. Parola del Signore

Riflessione celebrante

 

Tutti: O Padre, che fai ogni cosa per amore e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri, donaci un cuore libero da tutti gli idoli, per servire te solo e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio, facendo del suo comandamento nuovo l’unica legge della vita. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amen

Adorazione silenziosa – canto

Segno: Amare con tutto il cuore…servire…sacerdote indossa un grembiule per lavare le mani ai discepoli. Oppure i discepoli si lavano tra di loro le mani, fate questo gli uni gli altri

Se a bruciapelo ci domandassero: “Qual è il più grande comandamento?”, qual è il nocciolo del vangelo? Volersi bene – risponderebbe la maggior parte della gente – l’amore del prossimo! E’ giusto. Ma è tutto? Ascoltiamo Gesù che sembra dirci qualcosa di diverso e di assolutamente rivoluzionario.

1L Gesù non ci pensa due volte di fronte a quella domanda: (S) “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?” E risponde il contrario di noi: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti”. Certamente il grande e primo amore di Gesù è Dio, suo Padre. Solamente al vederlo pregare, impressionava: erano spazi che privilegiava. Fin dall’adolescenza aveva chiara coscienza che “doveva occuparsi delle cose del Padre suo” (Lc 1,49).  

2L E “con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente”, cioè con pienezza di coerenza di vita. Quel “tutto” ripetuto tre volte dice l’assoluta esclusione di ogni altro idolo: il denaro, il sesso, il potere, l’interesse, l’orgoglio…! Una radicalità che ci interpella: Il tuo stile di vita manifesta in modo totale che Dio è il tuo solo Dio? Il tuo vestire, la tua casa, il tuo lavoro.. manifestano che tu ami Dio? Dio è il tuo vero bene, che non puoi perdere? Tendi verso di Lui pur dovendo utilizzare altri beni intermedi e vivere altri amori?

3L Solo questo del resto dà senso alla vita. Dio s’è comunicato all’uomo per avere da lui una risposta d’amore e di vita. Dio si rivela all’uomo per chiamarlo ad un dialogo e ad una partecipazione piena alla sua vita intima, entro la Trinità. Questo è l’unico e vero destino d’ogni persona, l’unica sua riuscita e felicità. Così prega Gesù: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola”(Gv 17,21). Amare Dio non è un di più, ma costituisce l’anima d’ogni altra attività, la cornice che dà sostegno al quadro. Solo questo itinerario matura la nostra identità interiore.   

 

Sal 17 Tutti: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mio liberatore. Tutti: Ti amo, Signore, mia forza.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Tutti: Ti amo, Signore, mia forza.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. Tutti: Ti amo, Signore, mia forza.

Adorazione Silenziosa – Canto

Segno: viene portata un’icona del Padre con chiodi e corona di spine

 

Prosegue Gesù: “E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso”. La novità di Gesù sta proprio in questo accostamento, in questo “essere simili” dei due comandamenti.

4L Non si può opporre Dio all’uomo né l’uomo a Dio; per Gesù non c’è concorrenza tra i due amori. Dichiarerà al giudizio finale: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). San Giovanni scrive: “Se uno dicesse: Io amo Dio, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello”(1Gv 4,20-21)

5L La risposta sta nel fatto che “la passione di Dio è l’uomo vivente” (sant’Ireneo). (S) “Dio non ha risparmiato neanche il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi”(Rm 8,32). Gesù ha detto di sé: “Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici”(Gv 15,13). A tale amore ci ha invitati a rispondere con l’amarci tra noi: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”(Gv 15,12). L’amore del prossimo diventa modo concreto e verifica dell’amore verso Dio. L’amore del prossimo deve essere prolungamento e incarnazione dell’amore che Dio riversa su ogni uomo. Questa è propriamente la vocazione e la missione del cristiano.

6L Gesù ha umanizzato l’amore di Dio e divinizzato l’amore dell’uomo! Nella Chiesa una dolcissima  giovane Teresa di Lisieux nel suo Diario scriveva: La carità mi offrì il cardine della mia vocazione. Compresi che la Chiesa ha un corpo con varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il più necessario e nobile. Compresi che la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato d’amore. Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue.  Compresi che l’amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che si estende a tutti i luoghi e a tutti i tempi in una parola, compresi che l’amore è eterno.  Allora con somma gioia ed estasi dell’animo gridai :o Gesù mio amore! Ho trovato finalmente la mia vocazione: la mia vocazione è l’amore. (Teresa di Lisieux)

Adorazione – Canto

Segno: posto un tronco di ulivo si inseriscono rami per la pace, un abbraccio per la fraternità e bilancia per la giustizia 

Tutti: Beati noi se non rispondiamo al male con altro male, se non cerchiamo di risolvere tutto con la vendetta e la cattiveria. Beati noi se sappiamo guardare oltre l’orizzonte ristretto dei nostri bisogni e lo allarghiamo invece alle attese di chi abbiamo attorno, diventando il prossimo di tutti. Beati noi se sappiamo aprire la porta del nostro cuore agli altri e lasciamo entrare nella vita la luce di Dio. Beati noi se proviamo a guardare il mondo con gli occhi di Dio per vedere la bellezza del suo volto di Padre riflessa nel volto di ogni fratello e sorella.  

 Canto: Tantum Ergo Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui Et antiquum documentum Novo cedat ritui Praestet fides supplementum Sensuum defectui. Genitori Genitoque Laus et jubilatio Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio. Procedenti ab utroque Compar sit laudatio.

V Hai dato loro il pane disceso dal cielo. R Che porta con sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Acclamazioni: Dio sia benedetto. Benedetto il Suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.  Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Canto – Si distribuiscono frasi del vangelo da meditare e mettere in pratica

 

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